Approvati i risultati al 31 marzo 2012 del Gruppo Cattolica Assicurazioni
UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI A 19 MILIONI (+11,8%)
RACCOLTA PREMI COMPLESSIVA A 859 MILIONI (-20,4%)
Premi danni del lavoro diretto a 398 milioni (+3,2%)
Raccolta vita del lavoro diretto a 450 milioni (-33,9%)
COMBINED RATIO A 96,5% (97,7% AL 31 MARZO 2011)
MARGINE DI SOLVIBILITA’ PARI A 1,45 VOLTE IL MINIMO REGOLAMENTARE
DETERMINAZIONE DELLE CARICHE SOCIALI
Verona, 15 maggio 2012
Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha approvato in data odierna il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2012 del Gruppo Cattolica1 . Il primo trimestre 2012 segna un miglioramento rispetto l’esercizio precedente sia in termini economici, che patrimoniali. I primi tre mesi dell’anno hanno evidenziato un utile netto consolidato di 19 milioni rispetto ai 17 milioni dello stesso periodo del 2011 (+11,8%); sull’utile hanno gravato 3 milioni di svalutazioni su investimenti in portafoglio2 . Al netto delle componenti straordinarie l’utile netto consolidato sarebbe pari a 22 milioni.
L’utile netto di gruppo3 risulta pari a 16 milioni contro i 15 milioni dell’esercizio precedente (+6,7%). Al netto degli effetti non ricorrenti sopra citati, l’utile netto di Gruppo si attesterebbe a 18 milioni. La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita4 ha raggiunto 859 milioni, in decremento del 20,4% rispetto ai 1.080 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, di cui 409 milioni nei rami danni e 450 milioni nel vita.
Gestione Danni
La raccolta premi del lavoro diretto passa da 386 milioni al 31 marzo 2011 a 398 milioni a fine marzo 2012 (+3,2%). Nel comparto auto si registra una raccolta pari a 239 milioni, in crescita del 5,3% rispetto al 31 marzo 2011. I rami non auto, con una raccolta premi pari a 159 milioni risultano sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel comparto danni la buona performance industriale raggiunta si riflette nel combined ratio5 , che passa da 97,7% al 31 marzo 2011 a 96,5%, evidenziando un ulteriore miglioramento anche rispetto a fine esercizio 2011 (96,9%).
Gestione Vita
La raccolta del lavoro diretto si conferma in calo rispetto all’anno precedente, attestandosi a 450 milioni rispetto a 681 milioni a fine marzo 2011 (-33,9%). La raccolta, in particolare quella tramite il canale bancario, risente, a livello di mercato, del contesto economico finanziario difficile. Gestione finanziaria e situazione patrimoniale Il risultato degli investimenti6 è pari a 132 milioni (rispetto a 107 milioni al 31 marzo 2011). Tale risultato è stato ottenuto nonostante le svalutazioni su titoli azionari e obbligazionari per un totale di 3 milioni7 .
Gli investimenti ammontano a 15.777 milioni (15.095 milioni al 31 dicembre 2011). Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 2.966 milioni e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 12.680 milioni. I dati al 31 marzo 2012 confermano la solidità patrimoniale del Gruppo con un patrimonio netto consolidato pari a 1.361 milioni (1.223 milioni al 31 dicembre 2011).
L’incremento consegue principalmente alla riduzione delle minusvalenze latenti sui titoli disponibili per la vendita. A fine marzo 2012 il margine di solvibilità del Gruppo, ante applicazione dei Regolamenti ISVAP anticrisi, si attesta a 1,45 volte il minimo regolamentare (1,40 volte al 31 dicembre 20118 ).
Rete Distributiva
Prosegue il processo di razionalizzazione della rete agenziale che a fine marzo 2012 conta 1.392 agenzie (1.398 a fine 2011). Gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo al 31 marzo 2012 sono 5.974, i promotori finanziari 949. Indicazioni sull’esercizio in corso Per l’esercizio 2012 si prevede un ulteriore miglioramento del risultato della gestione Danni e Vita. Particolare attenzione sarà dedicata ai rami vita in relazione alla complessa situazione di mercato, fermo restando il perseguimento di un’adeguata redditività. La gestione degli investimenti proseguirà secondo i consueti criteri di prudenza in un contesto di mercato che permane volatile.
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Il Presidente Paolo Bedoni ha dichiarato: ”Cattolica registra buoni risultati in questo primo trimestre dell’anno e dimostra di avere capacità competitiva in un mercato fortemente segnato dalla recessione e dalla grave crisi finanziaria. Su queste basi e alla luce delle indicazioni strategiche della recente Assemblea dei Soci, con le nuove nomine in Consiglio e in Comitato Esecutivo, si consolida una governance che punta al rafforzamento del modello cooperativo e del rapporto con il territorio”.
L’Amministratore Delegato Giovan Battista Mazzucchelli ha dichiarato: “Il primo trimestre del 2012 si chiude con un utile netto in linea con le nostre aspettative, in un periodo particolarmente difficile dal punto di vista congiunturale. Al trend positivo della gestione industriale, che pure sconta il generale calo della raccolta del ramo vita, si accompagna il recupero degli investimenti, che rafforza la gestione finanziaria e la situazione patrimoniale della società. In questo quadro, un particolare significato assume il miglioramento del combined ratio e il consolidamento del margine di solvibilità”.
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Scissione parziale della società Cattolica Gestione Investimenti S.p.A. in favore di Cattolica Assicurazioni9
Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha approvato in data odierna il progetto di scissione parziale della società Cattolica Gestione Investimenti S.p.A. in favore di Cattolica Assicurazioni.
Il ramo scisso confluirà in Cattolica allo scopo di concentrare le attività del Gruppo inerenti la gestione degli asset finanziari presso la Capogruppo.
L’operazione è soggetta all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti. I documenti richiesti dalla vigente normativa saranno depositati nei termini e con le modalità previste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
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Determinazione delle cariche sociali
Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha attribuito nella seduta odierna le seguenti cariche sociali: Vice Presidente Vicario Giulio Magagni, Segretario Aldo Poli, e ha altresì nominato Pilade Riello e Giovannimaria Seccamani Mazzoli quali membri del Comitato Esecutivo.
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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Milone dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. La Società informa che il Resoconto Intermedio di gestione al 31 marzo 2012 del Gruppo Cattolica sarà a disposizione del pubblico presso la Sede Sociale, presso Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet della società all’indirizzo www.cattolica.it con le modalità e nei termini previsti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
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1 Il Resoconto intermedio di gestione relativo al primo trimestre 2012 è redatto sulla base dell’articolo 154-ter del TUF e della Comunicazione CONSOB n. DEM/8041082 del 30 aprile 2008 e non rappresenta un bilancio intermedio redatto ai sensi dello IAS 34.
2 Impairment su titoli obbligazionari ed azionari al netto degli effetti fiscali.
3 Al netto delle quote di terzi.
4 Comprende i premi assicurativi e di investimento dei rami vita come definiti dall’IFRS 4.
5 Combined ratio del lavoro conservato: 1-(Saldo tecnico/premi netti), comprensivo delle altre partite tecniche.
6 Con l’esclusione degli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati.
7 Al netto degli effetti fiscali.
8 Al 31 dicembre 2011, ante applicazione dei Regolamenti ISVAP anticrisi, il margine di solvibilità era pari a 1,25 volte il minimo regolamentare.
9 Si ricorda che il capitale sociale della società scindenda è integralmente posseduto da Cattolica Assicurazioni e, pertanto, la Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate - approvata dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica il 29 novembre 2010 - non trova applicazione relativamente all’approvazione dell’operazione in discorso, in quanto tale Procedura prevede, tra l’altro, l’esclusione per le operazioni infragruppo (come, appunto, nel caso di specie) a condizione che nelle società coinvolte non sussistano interessi significativi di altre parti correlate in relazione all’operazione specifica. L’operazione si qualifica, peraltro, di minore rilevanza ai sensi del Regolamento CONSOB n.17221 del 12 marzo 2011