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Approvati i risultati al 31 marzo 2019 del Gruppo Cattolica Assicurazioni

Approvati i risultati al 31 marzo 2019 del Gruppo Cattolica Assicurazioni
10 maggio 2019 - Ora di diffusione: 07:30
 

IL TREND SI CONFERMA POSITIVO NEI PRIMI MESI DEL 2019 RACCOLTA PREMI IN CRESCITA E MIGLIORAMENTO DEL RISULTATO OPERATIVO

  • RACCOLTA COMPLESSIVA A €1,5MLD (+13%): IN CRESCITA SIA IL VITA (+17,2%) CHE IL DANNI (+5,4%)

  • FORTE CRESCITA DELLA RACCOLTA NON AUTO (+17,1%)

  • COMBINED RATIO STABILE A 93,7%

  • RISULTATO OPERATIVO IN CRESCITA A €60MLN (+33,2%)

  • UTILE NETTO DI GRUPPO A €26MLN (+10,5%)

  • SOLVENCY II RATIO A 161%

Verona, 10 maggio 2019. Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni riunitosi ieri a Verona sotto la Presidenza di Paolo Bedoni ha approvato i risultati al 31 marzo 2019.

Enrico Mattioli, Vice Direttore Generale e Chief Financial Officer del Gruppo
Cattolica Assicurazioni
, ha dichiarato: “I dati che presentiamo oggi evidenziano una traiettoria positiva per la Compagnia: il risultato operativo e l’utile netto di Gruppo crescono in doppia cifra e i fondamentali tecnici sono solidi. Il trimestre, caratterizzato da una complessa situazione di mercato, riflette una confermata eccellenza tecnica e una raccolta complessiva in aumento, sostenuta sia dal Danni che dal Vita. Si registra un deciso incremento dei rami elementari, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale. La solidità del Gruppo è confermata da un Solvency II Ratio pari a 1,61 volte il minimo regolamentare, pur scontando il calo dei tassi di interesse”.

La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto Danni e Vita1 cresce del 13% a €1.506mln (in calo del 16,6% a termini omogenei2). Nel business Danni si riscontra un incremento del 5,4% (+1,2% a termini omogenei) nei premi diretti. La crescita dei premi diretti Vita è pari al 17,2% (-26,2% a termini omogenei) ed è accompagnata da un’azione di revisione dei prodotti con progressiva riduzione del profilo di rischio. Si conferma la profittabilità tecnica dei rami Danni, con un combined ratio del 93,7%, invariato rispetto al 1Q2018, grazie soprattutto al comparto Non Auto. 

Il risultato operativo3 segna una significativa crescita del 33,2% a €60mln grazie soprattutto al consolidamento delle nuove joint ventures con Banco BPM. Va evidenziato che anche a termini omogenei crescerebbe del +5,3%, in seguito all’aumento dei volumi Danni ed alla confermata eccellente profittabilità tecnica. Il RoE operativo4 al 7% è in crescita di 2,1 p.p.
L’utile netto di Gruppo5 a €26mln (€24mln 1Q2018) risulta in rialzo rispetto all’anno precedente (+10,5%).

Gestione Danni
La raccolta premi del lavoro diretto registra un incremento del 5,4% a €492mln (+1,2% a termini omogenei), di cui €272mln nel segmento Auto, in calo del 2,4% (- 2,9% a termini omogenei), legata ad un mancato rinnovo di un libro matricola e ad un calo del numero di polizze, in parte compensato dal lieve incremento del premio medio.
Il segmento Non Auto mostra una decisa crescita nella raccolta premi, +17,1% a €220mln (+7,2% a termini omogenei), anche per effetto delle numerose iniziative previste nel Piano Industriale. Tale sviluppo conferma l’efficacia delle azioni intraprese nel Piano Industriale per riequilibrare il mix del business Danni a favore del Non Auto.

Il combined ratio6 si conferma stabile e profittevole al 93,7%. Il claims ratio (lavoro conservato) migliora di 1,2 p.p. (da 65,2% a 64%) soprattutto per effetto dell’avvio del turnaround nel comparto Non Auto, in linea con le direttrici del Piano Industriale. L’expense ratio si attesta al 28,9%, in aumento di 1,5 p.p., principalmente per effetto della rimodulazione del mix produttivo prevista dalle azioni strategiche e, in misura minore, per gli investimenti a supporto del nuovo Piano.

Gestione Vita
Nel segmento Vita la raccolta del lavoro diretto è in crescita del 17,2% a €1.012mln. Le nuove sottoscrizioni di polizze Vita rivalutabili con tassi garantiti pari a zero hanno favorito un progressivo ulteriore abbassamento del minimo garantito medio dello stock di riserve matematiche del Gruppo, che si attesta a 0,74% (0,78% FY2018). Inoltre, la totalità delle nuove emissioni tradizionali è caratterizzata da un basso assorbimento di capitale grazie al loro ridotto profilo di rischio.

Gestione finanziaria e situazione patrimoniale
Il risultato degli investimenti7 è pari a €118mln (€101mln 1Q2018), nonostante la sostanziale assenza di realizzi netti.
Gli investimenti8 ammontano a €32.103mln. Le riserve tecniche lorde dei rami Danni sono pari a €3.695mln (€3.748mln FY2018) e le riserve dei rami Vita, compresi i contratti di investimento, si attestano a €26.886mln (€26.503mln FY2018).

Il patrimonio netto consolidato è pari a €2.333mln, in crescita rispetto al 31 dicembre 2018 (€2.255mln).

L’indice Solvency II del Gruppo è pari a 161%, pur scontando il calo dei tassi di interesse. Il ratio è calcolato secondo la Standard Formula con utilizzo degli Undertaking Specific Parameters (USP) autorizzati dall’Organo di Vigilanza. Si precisa che tale ratio non ha beneficiato della misura controciclica del “country specific volatility adjustment”.

Rete Distributiva
Al 31 marzo 2019 la rete agenziale conta 1.439 agenzie e gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo sono 6.031. 

Prevedibile evoluzione dell’attività
In un mercato assicurativo ancora caratterizzato da un’elevata competitività, da bassi tassi di interesse e da una significativa volatilità dello spread sui titoli italiani, fatti salvi eventi straordinari, prevediamo per il 2019 un risultato operativo e di utile netto di Gruppo in miglioramento rispetto al precedente esercizio.

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Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Enrico Mattioli, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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I risultati al 31 marzo 2019 saranno presentati alla comunità finanziaria alle ore 9.30 di oggi, 10 maggio 2019, in conference call (con audio italiano/inglese/originale). I numeri da comporre sono: + 39 02 805 88 11 dall’Italia, + 44 1 212818003 dal Regno Unito e +1 718 7058794 dagli Stati Uniti. I giornalisti possono seguire l’evento collegandosi al numero +39 02 805 88 27 (modalità solo ascolto). La presentazione relativa ai risultati sarà disponibile nella home page del sito www.cattolica.it alla sezione Investor Relations.

 

1 Comprende i premi assicurativi e i contratti di investimento dei rami vita come definiti dall’IFRS 4.
2 Escludendo la raccolta relativa alla partnership con il Banco BPM consolidata a partire dal secondo trimestre del 2018.
3 V. Glossario
4 Il ROE operativo è il rapporto tra la somma di risultato operativo nettato del costo del subordinato, imposte e interessi di minoranza e la media del patrimonio netto di Gruppo (esclusa la riserva AFS). Le imposte sono calcolate coerentemente con riferimento alle poste del risultato operativo.
5 Al netto delle quote di terzi.
6 Combined ratio del lavoro conservato: 1-(Saldo tecnico/premi netti), comprensivo delle altre partite tecniche.
7 Attività finanziarie esclusi gli investimenti il cui rischio è a carico degli assicurati, al lordo degli effetti fiscali.
8 Include investimenti classe C e D.

 

Glossario
Risultato operativo: il risultato operativo esclude componenti più volatili (realizzi, svalutazioni, altri oneoff). Nel dettaglio, il risultato operativo Danni è definito come somma di saldo tecnico netto riassicurazione, redditi finanziari ordinari, altri oneri netti non tecnici (ammortamenti, svalutazione crediti assicurativi, etc.); sono esclusi dal risultato operativo i risultati finanziari di realizzo (plus/minus), di valutazione, di impairment; le svalutazioni di altri asset, il costo del debito finanziario (subordinato), l’ammortamento del VOBA (Value of Business acquired), gli incentivi all’esodo, il costo del Fondo di Solidarietà, ed altri one-off. Il risultato operativo Vita è definito in maniera analoga, con la differenza che tutti i redditi finanziari che concorrono al reddito dei titoli che appartengono alle gestioni separate, così come appartenenti alla classe D, sono considerati nel risultato operativo.