Approvato il piano d'impresa 2011-2013 del Gruppo Cattolica
I PRINCIPALI TARGET AL 2013:
- Utile consolidato a 140 milioni (da 70 milioni nel 2010)
- Redditività del Ramo Vita in sostanziale miglioramento:
o Utile netto Vita a 50 milioni o Valore della nuova produzione a 45 milioni (da 24 milioni nel 2010)
- Redditività del Ramo Danni:
o Combined ratio in miglioramento a < 95% (da 97,7% del 2010) o Utile netto Danni a 90 milioni - Crescita della redditività del capitale: ROE al 9% (dal 5% del 2010)
- Target a regime di Solvency II ratio: >130%
I PRINCIPALI INDIRIZZI STRATEGICI:
- Miglioramento della redditività del business Vita
- Consolidamento dell’eccellenza tecnica e della redditività del ramo Danni con particolare attenzione allo sviluppo dell’offerta alle Piccole Medie Imprese
- Potenziamento della capacità distributiva
- Orientamento delle scelte di business in ottica Solvency II
- Riduzione strutturale dei costi e presa di beneficio della trasformazione dei sistemi IT
- Rafforzamento delle competenze tecnico professionali di tutte le risorse umane del Gruppo
- Miglioramento del livello di comunicazione ai mercati finanziari, agli azionisti e alla base sociale per valorizzare il Gruppo Cattolica
Milano, 23 Giugno 2011
Graduale e progressiva crescita del business, raddoppio dell’utile consolidato e miglioramento della redditività del titolo in un quadro di mantenimento di una forte solidità patrimoniale in ottica Solvency II: questi gli obiettivi al 2013 del Piano d’Impresa del Gruppo Cattolica.
Il documento è stato approvato ieri sera dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, e sarà presentato oggi a Milano dall’Amministratore Delegato, Giovan Battista Mazzucchelli, in un incontro con gli analisti finanziari a cui seguirà una conferenza stampa.
“Nel prossimo triennio”, ha dichiarato Mazzucchelli, ”il Gruppo Cattolica punta a raggiungere maggiori e crescenti margini di profittabilità, grazie al miglioramento della redditività del business Vita, al consolidamento ulteriore della performance tecnica del ramo Danni, alla razionalizzazione della struttura di costo e allo sviluppo di nuove iniziative di rafforzamento della capacità distributiva del Gruppo”.
Nel corso del Consiglio di Amministrazione il Presidente Paolo Bedoni ha sottolineato come “la scelta di definire un piano triennale, pur in un quadro congiunturale che permane incerto e difficile, sia stata possibile grazie all’eccellente lavoro fatto in questi anni che ha portato a dare stabilità ed autonomia ad una compagnia fondata su un moderno modello cooperativo radicato nel territorio, su un’ampia base sociale e su un forte network di relazioni economiche, sociali ed istituzionali. Si sono create così le condizioni per dare respiro strategico ad un progetto di crescita”.
“L’obiettivo primario di miglioramento della redditività”, ha dichiarato Mazzucchelli ”sarà accompagnato da una crescita del business e dal mantenimento di una solidità patrimoniale in linea con Solvency II, con il presidio degli attuali livelli rating e con un’attenzione particolare alla creazione di valore per soci ed azionisti”.
Questi i tratti essenziali del Piano d’Impresa 2011-2013 illustrati dall’Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni.
Piano d’Impresa 2011-2013
Il Piano d’Impresa prevede i seguenti target consolidati al 2013:
- Raddoppio dell’ utile netto consolidato a 140 milioni da 70 milioni del 2010, con forte miglioramento in particolare della redditività del ramo Vita;
- Utile netto di Gruppo a 120 milioni da 62 milioni nel 2010. Politica di dividendi attrattiva (payout non inferiore al 60%);
- Consolidamento ulteriore della redditività tecnica dei rami Danni con un miglioramento di circa 3pp del combined ratio1 che risulterà inferiore al 95% da 97,7% del 2010;
o la raccolta premi Danni2 è prevista aumentare da 1.594 milioni del 2010 a 1.790 milioni al 2013 registrando una crescita media annua di circa il 4%, 2pp in più rispetto al mercato;
o rapporto sinistri a premi3 a 70% da 71,2% del 2010; o utile netto Danni a 90 milioni da 544 milioni nel 2010.
- Nel Vita la crescita dei volumi sarà più graduale avendo come focus principale nuova produzione ad alta redditività: o le riserve vita cresceranno dagli attuali 12,1 miliardi a 13,8 miliardi;
o il valore della nuova produzione passerà dagli attuali 24 milioni a 45 milioni nel 2013;
o utile netto Vita a 50 milioni da 255 milioni nel 2010.
- Riduzione strutturale dei costi con un risparmio nell’arco di piano di 25 milioni. L’aumento della redditività e la crescita saranno accompagnati da un presidio rigoroso della solidità finanziaria in ottica Solvency II (target minimo al 2013 pari a 130%) e del mantenimento di un rating di categoria “A”.
Dal punto di vista industriale, il Piano si sviluppa lungo sette direttrici:
1. Miglioramento della redditività del business Vita, attraverso: ottimizzazione del modello operativo, riduzione dei costi, sviluppo di nuovi prodotti, aumento della redditività delle partnership bancarie e run-off delle riserve a bassa redditività.
2. Consolidamento dell’eccellenza tecnica e della redditività del Ramo Danni, tramite: riduzione dei costi, miglioramento della gestione sinistri, innovazione del pricing e nei processi di sottoscrizione. Crescita dei premi grazie a progetti mirati sulle PMI e al rafforzamento della rete agenziale. Sviluppo di nuovi prodotti e servizi assicurativi nell’ottica della centralità del cliente, valore fondamentale del Gruppo.
3. Potenziamento della capacità distributiva, tramite l’ulteriore rafforzamento della rete agenziale, con l’aumento della dimensione media per agenzia, (portafoglio medio che passa da 1,6 milioni nel 2010 a 2 milioni nel 2013) e tramite la riqualificazione delle reti proprietarie in termini di competenze tecniche, capacità di relazione e servizio al cliente. Consolidamento della presenza sui centri di piccola e media dimensione della provincia italiana.
4. Orientamento delle scelte di business in ottica Solvency II: la forte attenzione al presidio della solidità patrimoniale e alla gestione del rischio, unita ad una gestione degli investimenti prudente, ma allo stesso tempo proattiva su titoli selezionati in base ai fondamentali, sono i presupposti per un obiettivo di un Solvency II ratio previsto al 2013 pari a 130%, accompagnato dal mantenimento di un rating di categoria “A”.
5. Riduzione strutturale dei costi e presa di beneficio della trasformazione dei sistemi IT, con un risparmio nell’arco di piano di 25 milioni, grazie alla riduzione delle spese generali per 14 milioni, al completamento di un percorso di ammodernamento dei sistemi IT iniziato nello scorso triennio che si concluderà nel 2013, con conseguente riduzione dei costi di outsourcing di 7 milioni, e alla razionalizzazione/efficientamento di processi operativi, organizzazione e sedi che permetterà di realizzare a livello di Gruppo un risparmio di 4 milioni.
6. Rafforzamento delle competenze tecnico-professionali di tutte le risorse umane del Gruppo tramite la valorizzazione della mobilità/rotazione tra le diverse funzioni aziendali e la formazione tecnica per circa 4.000 giorni uomo prevista per ogni anno di piano.
7. Miglioramento del livello di comunicazione al mercato.
* * *
Gli obiettivi e le linee strategiche del Piano d’Impresa 2011-2013 del Gruppo Cattolica saranno presentati oggi 23 giugno 2011 alla comunità finanziaria, presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano (Piazza della Repubblica, 17). Sarà possibile accedere all’evento anche tramite Conference Call. I numeri telefonici da comporre sono: + 39 02 805 88 11 dall’Italia, + 44 1212 818003 (dagli altri paesi). Gli altri dettagli tecnici per accedere all’evento e la presentazione relativa sono disponibili nella home page del sito www.cattolica.it e nella sezione Investor Relations.
____________
1 Combined ratio del lavoro conservato: 1-(Saldo tecnico/premi netti), comprensivo delle altre partite tecniche.
2 Lavoro diretto.
3 Oneri netti relativi ai sinistri/Premi netti (lavoro conservato).
4 Comprende 2 milioni classificati nel conto economico per settore di attività nel bilancio consolidato 2010 nella voce “Altro”.
5 Al lordo di costi straordinari non ripetibili per circa 9 milioni. Comprende 1 milione classificato nel conto economico per settore di attività nel bilancio consolidato 2010 nella voce “Altro”.