Lettera del Presidente

Il 2019 per il Gruppo Cattolica Assicurazioni è stato un anno positivo, caratterizzato da tante sfide che abbiamo saputo cogliere ed affrontare con coraggio e determinazione. In un contesto sempre più concorrenziale, i risultati hanno confermato ancora una volta la crescita registrata negli scorsi anni.
La nostra Società si è dimostrata tra i più importanti protagonisti del comparto assicurativo nazionale, proseguendo con impegno il lavoro definito nel Piano Industriale.
I dati sugli investimenti effettuati, insieme ai diversi indici che riportiamo in questo Bilancio, sono lo specchio della solidità della Compagnia, che, nel corso degli anni, ha aumentato il suo patrimonio con scelte ponderate e decisioni lungimiranti.
Un trend e un percorso che Cattolica intende perseguire e proseguire con grande attenzione per continuare a rispondere in maniera puntuale e mirata agli interessi e alle esigenze della clientela, dei soci, degli azionisti e di tutti gli stakeholders.
Anche nell’esercizio 2019, il Gruppo ha dedicato tempo e risorse al sostegno e all’implementazione del progetto di trasformazione in atto, incrementando il business, le opportunità di crescita e il benessere delle comunità in cui opera.
In un contesto caratterizzato da una sempre più pervasiva fluidità e da processi in rapida evoluzione, l’identità di Cattolica rimane l’elemento saldo e irrinunciabile per ogni possibile sviluppo dell’azienda. Il modello d’impresa cooperativo e i valori che ne conseguono si dimostrano ancora una volta più attuali che mai e in grado di garantire il futuro di una Società che sceglie di non rinunciare ai principi che l’hanno contraddistinta fin dalla nascita, in primis la responsabilità sociale nei confronti dei territori di riferimento.
Grazie all’attività della rete distributiva, dei dipendenti e dei collaboratori, il Gruppo chiude un altro anno con i conti in ordine e con la possibilità di destinare nuove risorse agli investimenti, che rappresentano la via maestra per raggiungere nuovi obiettivi.
Grazie a tutti voi.
Paolo Bedoni