Il ruolo nell’innovazione nel settore assicurativo: Alberto Minali all’Annual Meeting di Ania

«Il settore assicurativo è un compratore netto di tecnologia, noi importiamo il digitale e lo adottiamo alle nostre necessità anche se l’uso dei dati potrebbe cambiare questo paradigma». Lo ha detto l’Amministratore delegato di Cattolica nel corso della tavola rotonda organizzata nell’ambito del secondo Annual Meeting Innovation di Ania, intervenendo a proposito del ruolo della tecnologia nell’evoluzione delle assicurazioni. «Attraverso i big data creiamo soluzioni assicurative precise ma, se spingiamo troppo sul digitale, potremmo diminuire il bisogno di copertura di alcuni rischi». Sul tema dell’innovazione del settore attraverso il contributo delle startup, Alberto Minali ha poi sottolineato che: «Le imprese innovative possono sostenersi attraverso i venture capital che possono permettersi di investire, ma le società assicurative non possono essere così generose: serve cautela e selettività ma, nel momento in cui il loro servizio ci permettere di creare valore per i nostri clienti, dobbiamo esserci».
«Tra le maggiori sfide del futuro mercato ci sono sicuramente quelle legate al business della salute, perché il sistema sanitario nazionale è di certo un vanto per il nostro Paese ma, nel lungo periodo, è economicamente insostenibile. Certo l’innovazione può aiutare – ha concluso l’Ad di Cattolica - pensiamo alle app che possono sostituire la diagnostica togliendo costi allo Stato, ma questo sistema sanitario non potrà reggersi a lungo. Il tema è anche culturale perché non abbiamo una mentalità pianificatrice: in Germania, per esempio, le polizze di protezione sul lungo periodo sono le più richieste, in Italia non è così perché manca questo approccio culturale».