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Nota Stampa

Nota Stampa
15 maggio 2020 - Ora di diffusione: 20:21

Verona, 15 maggio 2020. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Paolo Bedoni, nella seduta odierna, tra altre determinazioni, ha approvato, col solo voto contrario del dottor Alberto Minali, in via definitiva le proposte di modifiche statutarie che verranno sottoposte all’Assemblea straordinaria convocata in prima convocazione per il giorno 26 giugno 2020 e in seconda convocazione per il giorno 27 giugno 2020.

Le modifiche riguardano vari articoli inerenti composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione e sono riassunte in questo comunicato. Riprendono la totalità di quelle già licenziate dal Consiglio il giorno 20 marzo, con alcuni ulteriori affinamenti.

Le riforme approvate, oggi, in sintesi e nelle parti più significative, prevedono:

  • la riduzione del numero degli Amministratori da 17 a 15;
  • l’aumento da 1 a 2 degli Amministratori della lista di minoranza;
  • la possibilità che l’Amministratore Delegato possa non avere la qualità di Socio;
  • l’introduzione di criteri (di genere, di esperienza e professionalità nonché anagrafici) per assicurare una più articolata e trasparente diversity nella composizione del Consiglio e altresì un equilibrato, prospettico ricambio professionale e generazionale;
  • la specificazione del requisito di indipendenza, individuando talune situazioni che potrebbero incidere ai fini della valutazione della sussistenza del requisito, in particolare una anzianità di carica temporalmente significativa;
  • l’introduzione di un limite temporale di tre mandati continuativi per l’eleggibilità alle cariche speciali di Presidente e Vice Presidente; - una più precisa configurazione delle funzioni in capo all’Amministratore Delegato e dei flussi informativi endoconsiliari;
  • una parziale revisione della disciplina e del funzionamento dei Comitati endoconsiliari, coerente con le prassi migliori e con l’esperienza di Cattolica;
  • la previsione che spetta all'Assemblea dei Soci la determinazione di un tetto complessivo di compensi per gli Amministratori, fatto salvo quello dell'Amministratore Delegato.

Il Consiglio ha inoltre ritenuto di prendere atto e recepire alcune indicazioni provenienti dai Soci Francesco Brioschi, Massimiliano Cagliero, Giuseppe Lovati Cottini, Credit Network & Finance S.p.A. e SH64 S.r.l., che avevano lo scorso 18 dicembre 2019 richiesto una convocazione di Assemblea straordinaria con all’ordine del giorno una proposta di varie modifiche dello Statuto, Assemblea straordinaria prima convocata per il 6/7 marzo 2020 e poi rinviata per la nota emergenza Covid-19.

In conseguenza delle proposte del Consiglio e altresì della posizione assunta dai predetti Soci, con indicazioni aggiuntesi positivamente alle proposte del Consiglio, in una prospettiva di tutela della Compagnia in questo particolare contesto socioeconomico, gli stessi Soci hanno già dichiarato di rinunciare alla loro richiesta di un o.d.g. di Assemblea straordinaria, apprezzando e condividendo l’esigenza che all’Assemblea venga portata in approvazione una sola proposta di riforma dello Statuto come definita e licenziata dal Cda., dopo le opportune interlocuzioni, sia per chiarezza verso i Soci sia nel superiore interesse della Società.

Il Presidente Paolo Bedoni, a margine della riunione del Consiglio di Amministrazione, ha dichiarato: “Con grande soddisfazione il Consiglio di Cattolica propone ai Soci un nuovo passo in avanti nel processo di riforma dello Statuto della Società, per adeguarlo alle novità del Codice di Autodisciplina e alle migliori esperienze del mercato e della governance. È un processo di costante riforma del nostro Statuto avviato da anni e che, nel 2018, ha avuto significativi aggiornamenti, con l’adozione del sistema di amministrazione e controllo monistico. Esprimo anche a nome del Cda il compiacimento per la decisione di alcuni Soci che, contribuendo all’affinamento della proposta, hanno ritirato la richiesta di Assemblea straordinaria”.

Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica aveva avviato un nuovo cantiere di riforme già nell’autunno dello scorso anno, in attesa delle modifiche del Codice di Autodisciplina poi intervenute solo a gennaio scorso. La proposta di modifiche allo Statuto, approvata dal Cda il 20 marzo scorso, è stata quindi man mano perfezionata. Solo alla fine di questo percorso il Cda ha valutato il confronto con le proposte di alcuni Soci, raccogliendone alcune istanze.

Il presente comunicato viene reso, secondo normativa e prassi in materia, anche in relazione a rumor diffusi in data odierna dalla stampa.