Lettera del Presidente

Pensare al domani, oggi: non esiste espressione più adatta a sintetizzare la filosofia della sostenibilità. Per definizione essere sostenibili significa rivolgersi al futuro, fiduciosi e impegnati a conservare il valore creato e a generarne di nuovo.
Non dimentichiamo che il mestiere assicurativo nasce con l’obiettivo di proteggere e preservare il valore, affinché possa essere tramandato, in sicurezza, a beneficio delle generazioni che verranno.
Ecco perché l’attività di Cattolica si pone in diretta contiguità con le nuove frontiere della sostenibilità, ed è pienamente consapevole che queste non si limitano a considerare quanto evidenziato dai risultati reddituali e finanziari.
Nel nostro business abbiamo sempre cercato di tenere in considerazione il futuro e di creare le condizioni perché esso possa offrire prospettive di sviluppo duraturo per le persone e la comunità.
Lavoriamo nel presente perché il domani sia migliore e possa essere vissuto con fiducia. Sono convinto che anche nel nostro settore un management responsabile sia la premessa su cui si costruisce il successo nel lungo termine.
Mi riferisco ad esempio alla relazione con il cliente, che molto spesso dura per un arco temporale assai esteso, talvolta per decenni. Il nucleo più autentico di questo lavoro quotidiano è affiancare e consigliare clienti attuali e potenziali nel momento in cui ci scelgono quale compagnia di riferimento, o si avvicinano a noi per le loro esigenze di sicurezza e protezione.
Ma sappiamo anche che un numero crescente di soggetti è sensibile al modo in cui, in quanto attore economico, Cattolica conduce la sua attività e dà il suo apporto allo sviluppo della società e del territorio e alla tutela dell’ambiente.
Il fondamento ultimo del nostro agire deve dunque risiedere in un sistema di valori moderni e di principi fondativi che sono spesso, e giustamente, richiamati all’interno della Dichiarazione non finanziaria; operare in modo sostenibile e responsabile non è che un naturale corollario di tale assetto valoriale.
La responsabilità sociale deve prima di tutto esprimersi nel nostro core business: prodotti e soluzioni assicurative che aiutino le persone e le imprese a realizzare i loro progetti e a farli sentire sicuri e protetti.
Vogliamo però andare oltre questo aspetto e intraprendere iniziative che si spingano al di là del perimetro dell’operatività istituzionale.
Lo facciamo offrendo sotto varie forme un supporto a progetti che promuovono la centralità della persona e del suo sviluppo, sia all’interno che all’esterno del Gruppo.
Ci misuriamo ogni anno rispetto a quanto realizzato in passato e soprattutto a quanto siamo in grado di fare: è il nostro modo di contribuire al bene comune con trasparenza, comparabilità e valutabilità.
E ancora una volta il Rapporto di sostenibilità è la rappresentazione sintetica ma esaustiva delle iniziative che Cattolica ha realizzato, così come del costante dialogo con gli stakeholder, che nutrono aspettative crescenti nei nostri confronti.
Chi mi conosce sa bene quanta importanza io abbia sempre attribuito al rapporto e ai legami che Cattolica può e deve instaurare con i territori di riferimento.
Credo che il successo dei futuri modelli di società e di impresa vada ricercato nell’innovazione, nella capacità di ripensare prodotti e servizi, ma anche forme di convivenza sociale più attente alle persone.
È un’idea di sostenibilità che si misura sulla coesione di una comunità e sulla qualità della vita di tutti i suoi membri, nessuno escluso. Sono convinto che una cooperativa come Cattolica sia in posizione privilegiata e abbia al suo interno le qualità etiche, umane e manageriali per assumersi tale responsabilità.
Paolo Bedoni