Settimana della Finanza veronese, l’Ad Alberto Minali: «Nel 2019, risultato operativo a 300 milioni»

«Per il consiglio di amministrazione uscente di Cattolica si è chiuso un 2018 fondamentale: forte recupero della redditività, rafforzamento del patrimonio immobiliare, ampliamento dell’azionariato a soggetti forti, nuovi accordi di bancassicurazione e adozione del sistema monistico: sono tutti elementi che ci fanno guardare al futuro con ottimismo». Il Presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni, l’Amministratore Delegato Alberto Minali e il Direttore Generale Valter Trevisani, intervenuti alla Settimana della Finanza veronese organizzata dall’Associazione Verona Network, hanno mostrato fiducia sull’evoluzione positiva del Piano Industriale 2018-2020, alla luce del lavoro svolto fino ad oggi da tutto il management della Compagnia.
Nel corso dell’incontro il Presidente Paolo Bedoni ha sottolineato quanto il ruolo di Cattolica sia diventato centrale per la città di Verona nell’ultimo anno: «La società ha saputo diventare protagonista nelle relazioni con le istituzioni cittadine, penso in particolare alla nostra partecipazione in Fiera e nella Fondazione Arena».
Ad Alberto Minali, il compito di focalizzarsi sulle operazioni internazionali della Compagnia, a cominciare dal rapporto con il finanziere Warren Buffett, oggi socio con poco più del 9% del capitale. «Quello di Berkshire Hathaway non è solo un investimento finanziario: insieme stiamo studiando prodotti innovativi nel campo dell’assicurazione e della riassicurazione» ha anticipato Minali. L’ad ha poi ricordato il buon andamento trimestrale della produzione, soprattutto nel ramo danni e nella protezione, e confermato l’ambizione di crescita della Compagnia. «Il risultato operativo 2018, a 231 milioni di euro, è stato al di sopra delle nostre aspettative grazie al risultato corale di tutto il management - ha detto Minali - dunque ora siamo fiduciosi di poter chiudere il 2019 a 300 milioni».
Su lavoro di squadra di Cattolica ha posto l’accento anche il DG Valter Trevisani: «La conclusione positiva di questo primo anno di piano si deve ad un lavoro collettivo delle parti tecniche, commerciali e anche di quelle distributive - ha concluso Trevisani – perché anche gli agenti hanno apportato il loro contributo. Nel corso dei prossimi mesi punteremo a salvaguardare il nostro posizionamento nel comparto auto e nel rafforzamento di quelli non auto e vita».